Lun. Mag 20th, 2024

IN ALTO ADIGE, IL TURISMO SOSTENIBILE E’ CERTIFICATO

Boomers Attivi e graditi ospiti, bentrovati!

Cominciamo per gradi: questo post è per boomer e non, che preferiscono praticare un turismo sostenibile, rispettoso della natura.

Per entrare nel vivo del discorso: cos’è la certificazione GSTC?

E’ la garanzia internazionale del turismo sostenibile, rilasciata da Global Sustainable Tourism Council (GSTC) che è l’organismo internazionale nato dall’United Nations Environment Programme e dall’United Nation World Tourism Organization, per promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale nel turismo. 

Sono stati creati infatti dei criteri comuni di sostenibilità che, qualora voleste consultare, potreste cliccare su questo link:

 E ancora: cos’è il Marchio Sostenibilità Alto Adige?

Mutuo dal sito Sudtirol, il link lo trovate sotto: si tratta di un riconoscimento che, sulla base dei criteri del Global Sustainable Tourism Council (GSTC), premia gli attori del settore turistico che si prendono cura del benessere della nostra straordinaria natura e delle persone, che si impegnano a preservare le nostre tradizioni e contribuiscono con misure concrete a fare dell’Alto Adige uno spazio vitale sostenibile.

https://www.suedtirol.info/it/it/informazioni/alto-adige-sostenibile/marchio-sostenibilita-alto-adige

I criteri del GSTC si esplicano su tre livelli, Il terzo, quello più elevato, è “GSTC-recognised” ed è approvato su scala internazionale.

In sincerità, credo che questo preambolo, sia più per chiarire le idee a me stessa, piuttosto che a voi, in quanto amo il turismo sostenibile, come penso si sia ormai capito, ma non realizzavo a quali criteri fare riferimento.

Abbiamo deciso di andare a vedere Racines, pittoresco comune detto delle tre valli, Val Giovo, Racines e Ridanna, partenza ideale per visitare ognuna di esse, ma con l’intento di visitare un hotel quattro stelle superior, immerso nel verde incontaminato della Val Ridanna, il Gassenhof.

Il wellness hotel Gassenhof ha conquistato appunto il 1° livello del prestigioso Marchio Sostenibilità Alto Adige, i cui criteri prevedono un impegno concreto nei campi dell’ecologia, della cultura, del management e della socioeconomia: gestione dell’acqua, arginamento del cambiamento climatico, risparmio energetico e mobilità ecologica, oltre al sostegno del turismo locale e alla sua promozione, sono tutte manovre che la struttura ha introdotto con passione e professionalità, un impegno “green” a 360 gradi da parte della famiglia Volgger che, per il prossimo anno, punta al 3° livello.

Ecco perché vi ho parlato del Marchio. Non lo conoscevo.

L’Hotel presta un’attenzione particolare all’ambiente, e non solo, perché deve rispondere a standard precisi ed alti, e perché il rispetto del territorio è di casa: dalla produzione propria di materie prime al rifiuto per la plastica, dall’utilizzo esclusivo di energie rinnovabili al rispetto della filosofia “a km zero”, i patron di casa, Stefan e Manfred Volgger, sollevano orgogliosi il vessillo dell’ecosostenibilità altoatesina: il Marchio Sostenibilità Alto Adige.

Una serie di azioni che promette di diventare ancor più estesa ed efficace nel prossimo futuro, per garantire all’hotel il 3° livello, il più alto della certificazione.

L’impegno ambientale dei fratelli Volgger, però, va oltre il cibo, ad abbracciare le fonti di energia e la gestione dei materiali inquinanti. 

L’intero albergo, infatti, è dotato di un sistema di illuminazione a LED e di energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili: a tal proposito, a tutti i clienti è data la possibilità di noleggiare auto elettriche ed e-bike. 

La plastica è ridotta al minimo, in certi casi completamente assente e in altri con il vetro a sostituirla, ad esempio nelle bottiglie dell’acqua il cui utilizzo, peraltro, è controllato da appositi regolatori di flusso in grado di minimizzare gli sprechi.
 «Siamo onorati di aver ricevuto una certificazione così importante» afferma Stefan Volgger «e questo è soltanto il primo passo: il prossimo obiettivo è il 3° livello, e per raggiungerlo durante il prossimo anno stiamo già lavorando per rendere i nostri interventi ecosostenibili ancora più impattanti».

Diceva Confucio: “Il momento migliore per piantare un albero era vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”: un invito chiaro a occuparsi oggi, delle problematiche destinate con certezza, a peggiorare, se non affrontate. 

Ecco, direi che i fratelli Volgger il loro albero l’hanno già piantato, ed è destinato a crescere vigoroso e dritto.

Come sempre ripetiamo, i nostri ringraziamenti vanno a chi ci migliora il mondo, mettendoci lavoro, passione ed impegno.

Vivi la vita! 

By Boomer1

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